
Tenuta della Contabilità ed Elaborazione di Dati Contabili
Il regime contabile è l’insieme delle regole che definiscono le modalità di raccolta, scrittura e conservazione delle informazioni finanziarie e fiscali di un soggetto. Si tratta della registrazione delle operazioni economiche, finanziarie e amministrative a cui sono legate attività di rilevanza economica.
L’ordinamento italiano prevede tre differenti forme di regime contabile:
Il regime ordinario.
Il regime semplificato.
Il regime forfettario o agevolato.
Questi regimi contabili sono molto differenti tra loro, variando principalmente nella complessità e negli accorgimenti richiesti dal legislatore. È quindi molto importante per il contribuente, scegliere il corretto regime fiscale per non incorrere in complessità organizzative dispendiose e superflue ed in sanzioni amministrative e/o penali.
Le scritture contabili devono, per legge, essere tenute da tutte le imprese, dai liberi professionisti e da persone fisiche che rispondono a precisi canoni imposti dal legislatore. La cattiva tenuta di queste comporta responsabilità legale per i soggetti a cui le informazioni fanno capo. Affidarsi a Professionisti di comprovata esperienza nel settore risulta essere di fondamentale importanza per dedicarsi senza pensieri al proprio lavoro.
L’impresa è obbligata a fornire evidenza di tutti gli avvenimenti economici che hanno coinvolto l’organizzazione. Queste evidenze devono essere raccolte nei libri contabili obbligatori.
In accordo all’articolo 2214, comma 3 c.c, sono esclusi dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili i piccoli imprenditori, per tali intendendosi:
i coltivatori diretti del fondo;
gli artigiani;
i piccoli commercianti;
coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia (articolo 2083 c.c.).
Non tutte le organizzazioni hanno quindi il dovere di tenere i libri obbligatori richiesti dal legislatore.
Quali sono i libri contabili e registri obbligatori?
Gli imprenditori commerciali sono tenuti a tenere ed aggiornare le evidenze economiche sia ai fini civilistici che fiscali redigendo:
Il libro giornale, riportante le operazioni relative all’esercizio di impresa su base giornaliera;
Il libro inventari, che va redatto alla costituzione dell’impresa al fine di registrare il patrimonio iniziale dell’organizzazione. Nel corso degli esercizi di impresa questo deve essere aggiornato, riportando la consistenza dei beni aziendali ed inserendo lo Stato Patrimoniale, Conto Economico, e nota integrativa di ogni esercizio;
Il libro mastro, che contiene tutti i conti contabili dell’organizzazione e su cui vengono riportati tutti i movimenti che hanno interessato i conti;
Il registro dei beni ammortizzabili, documento richiesto solo dalla disciplina fiscale. Il libro dei beni ammortizzabili contiene le informazioni che il legislatore ritiene utili ai fini fiscali per i beni immobili ed assimilabili;
Il libro delle scritture ausiliarie di magazzino, su cui vengono registrate le variazioni di magazzino. Questo documento non è obbligatorio per tutti gli imprenditori commerciali ma esistono restrizioni che ne limitano l’utilizzo a categorie precise;
Il libro dei registri Iva. I libri IVA più importanti sono: il registro delle fatture emesse, il registro degli acquisti ed il registro dei corrispettivi;
Sono esonerati dalla tenuta dei libri contabili i soggetti che adottano la contabilità semplificata.