
Fiscalità internazionale: trattati contro le doppie imposizioni
Molti soggetti italiani, producono redditi in paesi esteri. L'Italia, al fine di evitare doppie imposizioni fiscali sul reddito e sul patrimonio, ha stipulato convenzioni bilaterali con molti paesi stranieri, sia comunitari che non comunitari. Tali accordi stabiliscono la ripartizione del potere impositivo e come questo deve essere ripartito tra gli Stati coinvolti nell'accordo, tenendo conto del trattamento fiscale delle singole categorie di reddito.
Questi accordi di fiscalità internazionale prevedono la possibilità per il Fisco degli Stati contraenti coinvolti, di prelevare un'imposta sullo stesso reddito (tassazione concorrente) oppure la tassazione esclusiva da parte di uno Stato.
Il fine della fiscalità internazionale è assicurarsi che nel processo fiscale non vengano intaccati i principi transnazionali di assenza di distorsione e di equità. Nello specifico, si mira ad una tassazione equa delle attività economiche e degli investimenti internazionali, eliminando le distorsioni fiscali inerenti la tassazione degli investimenti internazionali.